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Ven, 03/13/2020 - 21:06

“Life seems to go on without effort when I am filled with music” - George Eliot 

 

Chi può vivere senza musica? Di certo non noi danzatori!

Tanta danza e movimento vengono pensati, creati ed eseguiti anche sul silenzio, certo, ma chi di noi riesce a resistere a “quel motivetto che ti prende che non riesci a stare fermo”? Fosse anche solo per il piedino che batte il tempo di nascosto sotto al tavolo mentre sei al bar a prendere il caffè, o sull’autobus, o in coda alle poste. E non parlo solo dell’ultima hit commerciale che passa in radio (Attenzione! Non intendo assolutamente sminuirla, anzi, a me piacciono le hit commerciali!). In ogni caso, se abbiamo orecchie sensibili e ancora di più se siamo danzatori e di sensibile abbiamo il corpo intero, è la musica in sé - sì, anche quella classica - che in un modo o nell’altro ci colpisce, ci riempie e inevitabilmente ci spinge al movimento. 
Dato che davanti abbiamo diversi giorni in cui stare al bar, sull’autobus o alle poste sarà impossibile, approfittatene per spezzare la routine: smettetela di nascondere quel piedino che batte il tempo sotto al tavolo e fatevi riempire dalla musica, lasciate che sia lei a muovervi. Tanto nel vostro salotto chi mai potrà vedervi? Forse la vostra nonna... e sono quasi sicura che si metterà a ballare con voi!

Da domani (o dopodomani) cercherò di improvvisarmi deejay e di proporre ogni giorno un brano musicale diverso, sperando che vi “muova” - anche solo metaforicamente se ancora avete imbarazzo a danzare in casa -  come muove me, o anche meglio.

 

Giulia

 

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