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Dom, 04/12/2020 - 13:00

Oggi parliamo di un altro grande balletto del Repertorio classico: Il Lago dei Cigni.

Questa opera fa parte del magistrale trittico di Čajkovskij assieme a “Lo Schiaccianoci” e “La Bella Addormentata”.
La sua prima rappresentazione risale al 1877 nei teatri di Mosca, ma la produzione ebbe talmente scarso successo da venire ritirata dalle scene.
Nel 1895 lo spettacolo venne riallestito in versione integrale per il Teatro Marinski di Pietroburgo, nella sua veste più famosa, quella con coreografia di Marius Petipa (1° e 3° atto) e Lev Ivanov (2° e 4° atto).
Il Lago è un prodotto tipico della scuola francese, in cui si intrecciano pantomima e divertissement (nelle danze folkloristiche del terzo atto, caratteristica ricorrente nel balletti classici come ad esempio ne “Lo Schiaccianoci”). Questo mix unico dette vita a qualcosa di memorabile destinato a resistere ai tempi e così fece. 

Diamo un’occhiata alla sua trama…
Prologo
La scena di apre con la principessa Odette che si trova sulla sponda del lago intenta a raccogliere dei fiori, quando il mago Rothbart le fa un incantesimo trasformandola in un cigno. Solo un uomo fedele e davvero innamorato di lei potrà liberarla dal sortilegio e ridarle le sembianze umane.

Atto I
Il principe Siegfried sta festeggiando il suo ventesimo compleanno. Dopo un po’ arriva la Regina Madre che lo esorta a scegliere una futura sposa. Siegfried, però, non è felice perché sogna un amore vero e non forzato dalla madre. Gli amici, tentando di risollevargli il morale, lo invitano a caccia.

Atto II
Siegfried, andato a caccia con i suoi amici, arriva sulle sponde del lago: qui nota tanti cigni che, in realtà, sono delle fanciulle trasformate da un incantesimo del mago Rothbart. I cacciatori prendono la mira ma, proprio mentre Siegfried punta un bellissimo cigno bianco, questo si trasforma e diventa la principessa Odette che gli racconta la sua storia. Siegfried promette di salvarla e la invita alla festa del giorno dopo. La principessa, però, non potrà partecipare: Siegfried, quindi, le giura eterno amore e le assicura che non sposerà nessun’altra donna. Nel frattempo è giunta l’alba e le fanciulle sono richiamate nel lago dal mago Rothbart e trasformate nuovamente in cigni.

Atto III
Il giorno seguente, nel castello, si tengono i festeggiamenti per il principe, che arriva accompagnato dalla Regina Madre e seguito dalle aspiranti spose.
Siegfried, però, le rifiuta tutte. All’improvviso arriva Rothbart con sua figlia Odile (il cigno nero), la quale grazie a un altro incantesimo, ha assunto le identiche sembianze di Odette. Siegfried ha ormai occhi solo per lei e le giura eterno amore. Nel frattempo una serie di danze folkloristiche vengono eseguite dagli ospiti. Siegfried felice presenta Odile alla Regina Madre: il piano di Rothbart è riuscito e, trasformatosi in una civetta, fugge dal castello. L’oscurità cala sul castello. Siegfried scorge la vera Odette e capisce l’inganno, cerca quindi di raggiungerla.

Atto IV
Odette sta raccontando alle altre fanciulle quello che ha visto al castello, quando giunge Siegfried che le chiede perdono per il tradimento involontario. Rothbart, però, nega per sempre l’amore tra i due giovani togliendo Odette alla vista del principe. (Esistono poi vari finali alternativi della storia)

Laura

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