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Dom, 12/27/2020 - 21:20

Mi aveva promesso che sarebbe tornato a fare lezione prima a settembre e poi tra poco, a gennaio perché la danza gli mancava. Tanto. Come manca a tutti quelli che si sono fatti rapire dalla sua bellezza.

E invece un infarto l'ha stroncato a 39 anni.

Era nato il 21 giugno 1981 a Giza, in Egitto, e da lì era andato via con una borsa di studio e la voglia di scoprire l'Italia "culla di tutte le arti". Forse anche perché, come ben sappiamo, non è un paese facile in cui vivere. Men che meno se sei ballerino. E musulmano.

Non ricordo come sia arrivato ad Arteffetto o tramite chi, ma per un triennio a partire dal 2008 ha frequentato le mie classi e quelle di contemporaneo di Nadia Scarpa, per rimettersi in forma e tornare a danzare, invece di servire kebab in via Giulia.

Era un danzatore interessante, “pulito” come si dice in gergo, dotato di buona tecnica ma poco fiducioso in sé stesso. Aveva una bella dinamica di movimento frutto anche degli insegnamenti dell'Accademia di danza, all'epoca di contaminazione sovietica, che aveva frequentato al Cairo.

Ma era schiacciato dall'insicurezza causatagli dalle difficoltà burocratiche, dalla bontà d'animo che lo portava a cadere in situazioni problematiche e dal bisogno di amore. Amore che, una volta ritiratosi definitivamente dalle scene, ha trovato in Francesca, con cui ha costruito una famiglia vivace e calorosa, rallegrata da quattro bambini.

Prima però era tornato in scena, con noi, in occasione di una produzione commissionata da Alfredo Lacosegliaz per il suo festival e intitolata Satyrikon:

LINK VIDEO

Mancherà il tuo sorriso luminoso, con gli occhi che ti si strizzavano; mancherà la tua galanteria di altri tempi; mancherà sapere che non tornerai più alla sbarra (“Maestro, ci alleniamo io e te, ci farà bene e smaltiremo un po' di panza!”); mancherai tanto a Francesca e ai tuoi bambini.

Mancherai perché eri buono, bello e bravo.

E non è giusto.

Ma raramente la morte lo è.

Corrado

Commenti

Non l'ho mai conosciuto Mohamed, ma lette le parole di Corrado, aver ricevuto da altri contesti amicali la notizia della sua scomparsa, sempre immersa in parole piene di emotività umana, me lo fa quasi conoscere da lontano non per quello che era ma per ciò che ha lasciato negli altri .. e comunque non è poco. Ciao Mohamed!

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